Un gruppo di triestini ha creato una rete di sostegno agli ucraini in fuga dalla guerra. Il nostro canale Telegram Trieste Emergenza Ucraina è collegato al sito in italiano, ucraino e russo.

Aggiornamenti

28.03 Ukrainian families in Trieste need our help - è iniziato il crowdfunding

5.04 Il Piccolo: Trieste-Emergenza Ucraina, ecco gli indirizzi cui rivolgersi per dare una mano

1.05 Crowdfunding - 3000€ raccolti, 2400€ spesi (gestione della crisi – ‘on demand’)

18.05 Casa Malala - https://www.triesteprima.it/cronaca/casa-malala-fernetti.html

27.05 Happy Circus “Cartonito Show”- ****Spettacolo di beneficenza (video+photo)

👈 Le nostre collaborazioni👇:

I problemi che abbiamo dovuto fronteggiare negli ultimi tre mesi hanno messo in luce le molte insidie del sistema italiano di accoglienza dei rifugiati (sia a livello nazionale, sia locale). Questi problemi sono destinati a ripresentarsi in futuro in assenza di un approccio sistemico a lungo termine.

Stiamo colmando le numerose lacune con il nostro tempo e danaro per soddisfare i bisogni di base di donne e bambini in carico alla Caritas Trieste presso i centri di accoglienza di Casa Malala, Casa Stani e Casa Maria. La trasparenza è il problema principale per quanto concerne i lavori di riparazione della struttura (l'ex caserma di Fernetti appartiene alla Prefettura però è gestita dalla Caritas), il coordinamento tra Caritas e Prefettura e l'organizzazione dell'accoglienza presso i privati.

Appello alla Caritas di Trieste

Il sito della Caritas Trieste riporta che sono stati raccolti 133.000 euro "Pro Ucraina". Abbiamo chiesto spiegazioni a Katarina Modic (Responsabile Area Accoglienza della Caritas di Trieste) come vengano spese queste somme, ma non abbiamo avuto ancora un resoconto dettagliato. La nostra personale campagna di crowdfunding ha raccolto più di 3.000 euro per i bisogni di prima necessità non coperti dalla Caritas. Rendicontiamo tutte le spese.

Le condizioni di vita a Casa Malala sono particolarmente critiche. Donne e bambini hanno sviluppato allergie, asma e problemi di stomaco. Ci sono voluti due mesi per iniziare le riparazioni urgenti e basiche alla struttura. La maggioranza dei problemi di idraulica non ha ancora trovato soluzione. Nonostante i recenti miglioramenti, la qualità del cibo è ancora per lo più inadeguata per le necessità dei bambini. Il collo di bottiglia è dovuto al fatto che Casa Malala è di proprietà di un soggetto, la Prefettura, che non corrisponde a quello che la gestisce, ovvero la Caritas.

Chiediamo a Caritas Trieste di:

Protezione temporanea

I rifugiati ucraini ricevono protezione temporanea = permesso di soggiorno della durata di un anno, prorogabile di sei mesi più altri sei, per un massimo di un altro anno, che può essere richiesto in Questura e dà l’accesso all’assistenza sanitaria, al mercato del lavoro e allo studio -Dpcm firmato il 29 marzo dal presidente del Consiglio, Mario Draghi. Il Dpcm attua la decisione europea 2022/382 del 4 marzo 2022 con cui il Consiglio dell’Unione europea ha attivato per la prima volta, per far fronte all’emergenza del conflitto in Ucraina, lo strumento della protezione temporanea, previsto oltre dieci anni fa dalla direttiva 2001/55/Ce.

L’ICS sottolinea il fatto che i rifugiati di tutte le altre nazionalità, che sono molti e per i quali ICS lavora da molti anni, non godono degli stessi diritti  di protezione temporanea offerti ai cittadini ucraini. E’ importante, per una lettura equilibrata della situazione globale, che anche i rifugiati ucraini  siano consci di essere solo una parte della moltitudine di rifugiati bisognosi di assistenza, supporto ed alloggiamenti dignitosi.